Visita completa di Lucca e capatina a Borgo a Mozzano

di admin
Duomo di San Martino

Vuoi vedere il video con tutte le foto più belle di Lucca e Borgo a Mozzano? Clicca qui!

 

Con questo racconto concludo l’ultimo week-end del 2018 iniziato con l’esplorazione, durante giornata di ieri, di Pistoia e di Pescia (vedi post dedicato). Oggi è il turno di Lucca, città ricchissima di storia conosciuta soprattutto per quello che viene definito come un capolavoro nel campo delle fortificazioni militari: la sua cinta muraria ancora oggi perfettamente conservata. Il meteo bizzarro che sta caratterizzando questo autunno/inverno mi regala una giornata che inizia con qualche nuvola, ma che poi tende a migliorare. Una condizione che definirei ottimale per una visita come si deve, per cui non mi faccio certo pregare ed inizio il mio percorso; ma non lo faccio dalla città capoluogo di provincia, bensì da un piccolo paese nelle sue vicinanze: Borgo a Mozzano. Il perchè finisco proprio lì è presto detto: questo comune ospita il Ponte del Diavolo (o della Maddalena), un punto di interesse che mi affascina da anni e che non voglio lasciarmi sfuggire proprio adesso che ci sono così vicino. Vediamo cos’è successo.

Domenica 30 dicembre: mi trovo già a Lucca dove ho trascorso la notte ospite in una stanza privata prenotata tramite Airbnb; sono arrivato ieri in tarda serata col treno da Pescia e mi sono riposato a dovere dopo le undici ore di camminata macinate. La sveglia suona alle 7:00 del mattino e dopo una ventina di minuti sono pronto per ripartire dopo aver riposto tutte le mie cose nello zaino. Quando esco dalla camera, il sole sta iniziando proprio ora a fare capolino e, dopo circa trenta minuti, mi trovo nell’atrio della stazione dove acquisto i biglietti di andata e ritorno in un’unica soluzione. Mi sto allontanando dall’obiettivo principale di questa giornata perchè una ricerca sul sito di Trenitalia mi aveva mostrato una combinazione di treni che mi avrebbe permesso di prendere due piccioni con una fava: vedere il Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano e non togliere eccessivo tempo (giusto un’oretta) al programma iniziale del mio mini tour. Servono 23 minuti per arrivare a destinazione e sul piccolo convoglio siamo davvero in pochissimi. Dal momento in cui scendo so di avere il tempo contato, per cui mi metto subito in marcia tralasciando tutto ciò che trovo sul mio cammino, ma quando arrivo proprio dove volevo essere trovo questo spettacolo:

Ponte del Diavolo

Ponte del Diavolo

Inutile sottolineare che questa forma non sia del tutto usuale per un ponte, cosa che in passato ha fatto nascere diverse leggende su come avvenne la costruzione di quest’opera. Dopo averlo ammirato a dovere decido di attraversarlo da parte a parte e posso così misurare personalmente la fatica che si fa sia per affrontare il tratto in salita che per cercare di non scivolare durante il tratto in discesa.

Dettaglio della salita del Ponte del Diavolo

Dettaglio della salita

Su internet ho visto diverse bellissime foto del ponte immerso in un paesaggio colmo di neve; credo e spero che in tali condizioni non sia consentito accederci perchè sarebbe impossibile restare in piedi e si rischierebbe pure di farsi molto male. I minuti passano ed io mi muovo in ogni direzione per godere di ogni angolatura possibile, ma alla fine devo capitolare ed iniziare la fase del ritorno. Ho ancora un po’ di tempo che dedico alla visita del paesino che inizia col Monumento in onore di Papa Pio VII  e con la successiva Parrocchia di San Rocco.

Dedicato a Papa Pio VII

Dedicato a Papa Pio VII

Parrocchia di San Rocco

Parrocchia di San Rocco

Il prossimo obiettivo è la Chiesa di San Jacopo Apostolo che si fonde in maniera stupenda con l’abitato che la circonda. E’ seguita dal Palazzo del Comune e, di fronte ad esso, dalle logge di Piazza XX Settembre dove un tempo si teneva il mercato del grano.

Chiesa di San Jacopo Apostolo

Chiesa di San Jacopo Apostolo

Palazzo del Comune di Borgo a Mozzano

Palazzo del Comune di Borgo a Mozzano

Vista delle logge di Piazza XX Settembre

Vista delle logge di Piazza XX Settembre

Sono quasi agli sgoccioli ed ho modo di vedere ancora la Chiesa del Santissimo Crocifisso e l’omaggio che il Comune ha eretto in onore dei caduti di tutte le guerre che si trova esattamente nel piazzale della stazione.

Chiesa del Santissimo Crocifisso

Chiesa del Santissimo Crocifisso

Dedicato ai caduti di tutte le guerre

Dedicato ai caduti di tutte le guerre

Il titolo di viaggio ce l’ho già in tasca, così non mi resta altro da fare che attendere il piccolo treno che sta per transitare dall’unico binario qui presente; hanno fatto bene a marcarlo col numero “1”…non si sà mai che qualcuno possa sbagliarsi ed andare altrove. Non posso fare a meno di notare un gruppo di Boy Scout vestiti con  la solita divisa dai “rigorosi” pantaloncini corti: peccato che la pelle delle loro gambe non coperta da stoffa sia paonazza causa freddo; io questa cosa non l’ho mai capita: perchè si deve soffrire per niente? Stavolta il convoglio che va in direzione Lucca (con destinazione finale Pisa) è pieno di gente, ma alla fine un posto a sedere lo trovo, anche se guarda nel senso opposto a quello di marcia. Poco più di venti minuti ed eccomi di nuovo in città, pronto per iniziare la visita. Appena si supera Piazzale Bettino Ricasoli si nota subito ciò di cui parlavo poco fa: la possente cinta muraria. La storia ci dice che la sua costruzione avvenne in quattro fasi ben distinte: iniziarono i romani, ma di quella fortificazione rimane oggi poco o nulla.  La seconda fase avvenne tra il XII° ed il XIII° secolo, mentre la terza fu costruita tra il XIV° ed il XV° secolo. La quarta ed ultima fase si protrasse per moltissimi anni, esattamente dal 1504 al 1648. Il risultato finale è qualcosa di incredibile: undici baluardi uniti tra loro da cortine per un totale di più di quattro kilometri. L’accesso all’abitato urbano è consentito attraverso una serie di porte che visiterò pian piano durante la giornata. La cosa strana è che tutto questo sistema difensivo non fu mai veramente attaccato da nemici; il più gravoso problema che le mura si trovarono ad affrontare fu una rovinosa piena del fiume Serchio che fu contenuta con enorme difficoltà il 18 novembre del 1812. Oggi restano un simbolo della città e sono state adibite ad uso “relax” poichè si può salire e passeggiare tranquillamente lungo l’intero perimetro.  Fatta questa doverosa premessa mi metto in cammino ed entro passando per Porta San Pietro.

Porta San Pietro

Porta San Pietro

Scopro subito che in questa città non si possono fare troppi passi senza che ci sia qualcosa da vedere; sarò questo il filo conduttore che guiderà il mio giro. Infatti, sulla sinistra trovo l’Oratorio della Madonnina, una piacevole fontana riempita con acqua limpidissima, il Palazzo di Giustizia e, appena sopra al Baluardo Santa Maria, il Monumento a Vittorio Emanuele II°.

Oratorio della Madonnina

Oratorio della Madonnina

Fontana Lucca

Fontana

Palazzo di Giustizia Lucca

Palazzo di Giustizia

Dedicata a Vittorio Emanuele II°

Dedicata a Vittorio Emanuele II°

Mi sposto verso il centro ed incontro nell’ordine la Chiesa di San Girolamo, Il Teatro del Giglio e, nell’omonima piazza, il Monumento a Giuseppe Garibaldi. Se ieri a Pistoia ho dovuto sopportare il mercato settimanale e ritardare il mio programma per colpa di questo inconveniente, Lucca non poteva essere da meno: è in corso una gara podistica con tanto di transenne e nastri a delimitare la zona interessata. Ovviamente me ne frego e procedo lo stesso anche dove teoricamente non potrei; c’è tanto spazio per correre in campagna…si può sapere perchè si deve rompere le scatole a chi ha pagato per essere qui pur di far correre qualcuno il 30 dicembre? Se c’è una cosa che le amministrazioni comunali italiane sanno fare benissimo è disturbare la gente.

Chiesa di San Girolamo

Chiesa di San Girolamo

Teatro del Giglio

Teatro del Giglio

Dedicato a Giuseppe Garibaldi

Dedicato a Giuseppe Garibaldi

Adesso mi trovo nel momento in cui dover scegliere che tipo di percorso seguire per fare in modo di vedere tutto entro le 17:30 di stasera, orario in cui dovrò avvicinarmi alla fermata del Flixbus che mi riporterà a Roma. Decido di svoltare a destra e non me ne pento neanche un po’: dopo aver visto la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata mi trovo esattamente in Piazza San Martino dove resto qualche minuto ad ammirare l’omonimo Duomo.

Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata

Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata

Duomo di San Martino

Duomo di San Martino

Nell’adiacente Piazza Antelminelli ci sono prima il Museo della Cattedrale e poi l’Oratorio di San Giuseppe. Il prossimo obiettivo è la piccola Chiesa di Santa Maria della Rosa: le sue caratteristiche sono una semplicissima facciata e belle lavorazioni laterali.

Ingresso del Museo della Cattedrale

Ingresso del Museo della Cattedrale

Oratorio di San Giuseppe

Oratorio di San Giuseppe

Chiesa di Santa Maria della Rosa

Chiesa di Santa Maria della Rosa

Adesso è la volta dell’imponente Chiesa di Santa Maria Forisportam che fotografo cercando il più possibile di evitare le invasive impalcature dei lavori in corso ad un edificio praticamente appiccicato ad essa. Mi sposto ancora e raggiungo prima la Biblioteca Civica “Agorà” e subito dopo la Chiesa di Santa Maria Annunziata dei Servi. Degna di nota è anche la sede della Confraternita dei Legnaioli (Chiesa di San Benedetto in Gottella).

Chiesa di Santa Maria Forisportam

Chiesa di Santa Maria Forisportam

Biblioteca Civica Agorà

Biblioteca Civica Agorà

Chiesa di Santa Maria Annunziata dei Servi

Chiesa di Santa Maria Annunziata dei Servi

Sede della Confraternita dei Legnaioli

Sede della Confraternita dei Legnaioli

Prendo ora “Via Santa Croce” e raggiungo la bella Porta San Gervasio che preferisco osservare più del solito sostando in “Via del Fosso”, chiamata così perchè attraversata da un corso d’acqua. Non c’è neanche il tempo di respirare un attimo (lo avevo scritto prima e lo confermo) che mi trovo davanti la Chiesa della Santissima Trinità e la Chiesa di San Micheletto a pochissima distanza l’una dall’altra.

Porta San Gervasio

Porta San Gervasio

Chiesa della Santissima Trinità

Chiesa della Santissima Trinità

Chiesa di San Micheletto

Chiesa di San Micheletto

Vado avanti nella medesima direzione (verso “fuori”) e adocchio un kebab che mi ispira molto, così lo segno per quando sarà il momento di pranzare e sedermi comodo ad un tavolino. Il Monastero della Visitazione e la Chiesa di San Ponziano mi accompagnano fino a superare Porta Elisa.

Monastero della Visitazione

Monastero della Visitazione

Chiesa di San Ponziano

Chiesa di San Ponziano

Porta Elisa

Porta Elisa

Non sono qui per caso, ma per arrivare ai prossimi punti di interesse che sono la Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo (detta anche “dell’arancio”) e l’enorme Santuario di Santa Gemma, davvero notevole.

Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo

Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo

Santuario di Santa Gemma

Santuario di Santa Gemma

Torno indietro e cammino per un lungo tratto costeggiando le mura; supero lo Stadio “Porta Elisa” (dove neanche diciottenne venni a vedere una partita di Serie B che vide vincere la squadra di casa per 1-0) e rientro all’interno della cinta passando attraverso il Baluardo di San Martino che trovo illuminato in una maniera strabiliante. Vedere per credere:

Interno del Baluardo di San Martino

Interno del Baluardo di San Martino

Faccio ora una deviazione per osservare anche la Porta Santa Maria e poi mi dirigo verso la vicina Chiesa di San Leonardo in Borghi. “Via della Zecca” mi conduce proprio davanti a due punti di interesse: l’edificio che ospita il Lucca Center of Contemporary Art e la Colonna della Madonna dello Stellario (“ringrazio” mille volte il prode automobilista che ha deciso di parcheggiare la sua macchina proprio davanti a quest’ultimo monumento). Infine, la bella Chiesa di San Francesco ed il successivo  Museo Nazionale di Villa Guinigi concludono l’offerta di questa parte della città.

Porta Santa Maria

Porta Santa Maria

Chiesa di San Leonardo in Borghi

Chiesa di San Leonardo in Borghi

Lucca Center of Contemporary Art

Lucca Center of Contemporary Art

Colonna della Madonna dello Stellario

Colonna della Madonna dello Stellario

Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco

E’ il momento di prendermi una pausa e lo faccio proprio qui, assolutamente non per caso; Lucca è una delle tappe della storica “Via Francigena”, una strada di pellegrinaggio ben nota sin dall’antichità di importanza pari al cammino di Santiago ed alla al raggiungimento della Terra Santa.  A pochi passi da me, esattamente in Via dei Bacchettoni n. 8 (all’interno del Baluardo San Salvatore), voglio scoprire il “Via Francigena Entry Point”. Non si tratta di un classico museo con le teche come siamo abituati a vedere ovunque, bensì di un’esposizione totalmente multimediale che guida il visitatore alla scoperta di questo affascinante percorso lungo circa 1.600 kilometri compiuto e documentato dal vescovo Sigerico nel X° secolo che da Canterbury scese a Roma per essere ricevuto dal pontefice. L’esperienza inizia all’interno di una splendida sala dove, sulle ben tre lati delle mura, viene proiettato un filmato introduttivo della durata di circa venti minuti veramente ben realizzato. Subito dopo si sale al primo piano dove si ha la possibilità di accedere a quattro differenti postazioni. La prima, tramite brevi video di ogni tappa e soffermandosi di più sul tratto italiano che va dal Colle del Gran San Bernando fino alla capitale, percorre l’intera Via Francigena mostrando le bellezze che l’itinerario offre a chi decidesse di seguirla. Degna di nota è la qualità grafica che definirei superlativa, così come la coinvolgente narrazione. La seconda postazione percorre in toto la storia di Lucca, città che ospita questa esposizione. La terza tappa riguarda invece che cosa mangiare durante il viaggio ed è quella sulla quale mi sono soffermato un po’ di meno. La quarta ed ultima tappa è un simpatico gioco da fare in pochi secondi che permette di stimare quanto tempo ognuno di noi impiegherebbe a percorrere l’intera Via Francigena calcolando la velocità di camminata. Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa esperienza perchè, alla fine del test, è risultato che il mio passo riesce a coprire 22 kilometri al giorno (dato assolutamente veritiero e certificato nel recente passato) e che quindi mi servirebbero 71 giorni per terminare i 1.600 kilometri totali: non male! Ovviamente non bisogna barare perchè non avrebbe alcun senso. Termino così un’oretta in cui ho fatto un ottimo mix di conoscenza e relax e mi sento di consigliare tutti nel fare lo stesso se vi trovate a Lucca.  Ricomincio quindi il mio piacevole tour della città e lo faccio raggiungendo la Chiesa di San Pietro Somaldi; in “via Fillungo” faccio una capatina al Museo della Tortura ma non entro perchè, in uno dei miei lavoretti estivi quando andavo a scuola, sono stato addetto alla biglietteria proprio di una struttura di questo genere e ne conosco già tutti i segreti. Cammino poi fino a Piazza Anfiteatro: questo posto appare molto particolare se visto dall’alto, ma accedendo da una delle porte si nota sola una piazza di forma ellittica chiusa da edifici ben curati che confluisce il suo maggiore interesse nei…ristoranti qui ubicati; per me che mangio sempre “al volo” e soprattutto low-cost non è proprio il massimo del belvedere. Ben altra cosa sarebbe dovuta essere nell’antichità poichè al suo posto c’era un bellissimo anfiteatro romano, dal quale deriva l’attuale nome.

Chiesa di San Pietro Somaldi

Chiesa di San Pietro Somaldi

E’ ora il turno di vedere la storica Chiesa di San Frediano (purtroppo l’ombra non mi permette un degno scatto) seguita poi dalla Chiesa di Sant’Agostino e dalla Chiesa di Santa Maria Corteorlandini che ha dei lavori in corso alla facciata che ne rovinano la vista. La prossima tappa è dedicata a “Piazza del Salvatore” dove incontro la Fontana della Pupporona e la Chiesa di San Salvatore.

Chiesa di San Frediano - fronte

Chiesa di San Frediano – fronte

Chiesa di San Frediano - Campanile

Chiesa di San Frediano – Campanile

Chiesa di Sant'Agostino

Chiesa di Sant’Agostino

Fontana della Pupporona

Fontana della Pupporona

Chiesa di San Salvatore

Chiesa di San Salvatore

Taglio per “Via Buia” perchè l’intenzione è quella di vedere la Torre delle Ore, ma una volta che sono sul posto mi rendo conto che è ubicata in uno spazio strettissimo e che non posso fare nient’altro che osservarla. Una foto alla Chiesa di San Cristoforo invece potrei farla, ma se scrivo un verbo al condizionale significa che qualcosa non va per il verso giusto: proprio davanti ad essa c’è piazzato un “bel” banchetto che vende dolciumi e sinceramente non mi va di farlo finire nei miei ricordi. Tagliando per i vicoli del centro storico mi sposto fino a trovare l’Ex Chiesa del Suffragio, oggi sede di un Istituto Superiore di Studi Musicali intitolato a Luigi Boccherini, del quale è possibile osservare anche un Monumento. Proprio a due passi c’è la piccola Chiesa di Santa Giulia.

Ex Chiesa del Suffragio

Ex Chiesa del Suffragio

In onore di Luigi Boccherini

In onore di Luigi Boccherini

Chiesa di Santa Giulia

Chiesa di Santa Giulia

Poco lontana si trova la Chiesa di Sant’Anastasio, mentre per la Torre Guinigi vale lo stesso discorso fatto per la Torre delle Ore: c’è…ma si può solo guardare dal basso verso l’alto senza possibilità di una foto decente. Prendo adesso “Via Santa Croce” e la percorro per un buon tratto fino ad incontrare la bellissima Chiesa di San Michele in Foro, ma solo dopo aver visto la statua dedicata a Francesco Burlamacchi.

Chiesa di Sant'Anastasio

Chiesa di Sant’Anastasio

In onore di Francesco Burlamacchi

In onore di Francesco Burlamacchi

Chiesa di San Michele in Foro

Chiesa di San Michele in Foro

“Via di Poggio” mi porta dritto dritto in un punto in cui noto sia il monumento dedicato a Giacomo Puccini che la sua Casa-Museo. Torno su “Via Santa Croce” ed osservo la Chiesa dei Santi Paolino e Donato. In Piazza della Magione trovo poi il busto del musicista Carlo Angeloni e, lì vicino, la Chiesa di Santa Caterina.

Monumento a Giacomo Puccini

Monumento a Giacomo Puccini

Casa-Museo di Giacomo Puccini

Casa-Museo di Giacomo Puccini

Chiesa dei Santi Paolino e Donato

Chiesa dei Santi Paolino e Donato

In onore di Carlo Angeloni

In onore di Carlo Angeloni

Chiesa di Santa Caterina

Chiesa di Santa Caterina

Il “full immersion” prosegue poi con l’edificio dov’è ubicato il Museo della Zecca (chiuso…) ed ancora con la vista di Porta San Donato. Da qui inizio a tornare indietro verso il centro per le ultimissime cose della mia lista che ancora mancano da ammirare. La prima di esse è la Chiesa di Sant’Alessandro seguita dal Palazzo Ducale che oggi è sede del Museo del Risorgimento e della Provincia di Lucca.

Museo della Zecca

Museo della Zecca

Porta San Donato

Porta San Donato

Chiesa di Sant'Alessandro

Chiesa di Sant’Alessandro

Cortile interno del Palazzo Ducale

Cortile interno del Palazzo Ducale

Mi trovo ora in Piazza Napoleone che sta ospitando una sorta di mercatino e qualche giostra; in mezzo a tutto ciò c’è la Statua a Maria Luisa di Borbone. All’angolo alto noto anche il Monumento in onore dei caduti per la patria. A breve distanza la Chiesa di San Giusto chiude i punti di interesse del centro di Lucca. Alla fine dei giochi posso dire di aver iniziato il mio tour circolare con la Piazza del Duomo e di averlo finito esattamente a pochi passi da essa. Contentissimo per questa perfetta riuscita degli eventi mi merito finalmente la pausa “pranzo” anche se sono circa le 15:30. Mi reco così a “Via Elisa” a mangiare il kebab che avevo adocchiato qualche ora prima.

Maria Luisa di Borbone

Maria Luisa di Borbone

Ai caduti per la patria

Ai caduti per la patria

Chiesa di San Giusto

Chiesa di San Giusto

Quando esco con la pancia piena (si fà per dire perchè la dieta mi lascia comunque una fame da lupo mannaro…) sono le 16:05 ed ho ancora circa novanta minuti prima di dovermi recare alla fermata del Flixbus. Siccome non so assolutamente stare fermo impalato e girare a vuoto nei posti che ho già visto non mi aggrada, ripercorro l’intero centro storico per uscire da Porta San Donato ed andare a vedere anche qualcosina in zone un po’ meno battute. E’ così che incontro la Chiesa di Sant’Anna (dove un automobilista folle sta per provocare un incidente passando col semaforo rosso, ma stavolta finisce bene), la Parrocchia di San Concordio ed infine l’Acquedotto Nottolini che raggiungo proprio mentre sta per tramontare il sole. Infine osservo e fotografo il Monumento Equestre “La Patria Vincitrice” sito in Piazza Risorgimento, a due passi dal punto di ritrovo per i passeggeri diretti a Roma.

Chiesa di Sant'Anna

Chiesa di Sant’Anna

Parrocchia di San Concordio

Parrocchia di San Concordio

Acquedotto Nottolini - 1

Acquedotto Nottolini – 1

Acquedotto Nottolini - 2

Acquedotto Nottolini – 2

La Patria Vincitrice

La Patria Vincitrice

Il pullman arriva prestissimo e parte con 15-20 minuti di anticipo; il viaggio scorre tranquillo per strade semi-deserte e, finalmente, al calduccio più totale (durante l’andata, effettuata con un’altra compagnia, ho patito il freddo del Polo Nord a causa dei riscaldamenti spenti durante una tratta notturna…vergogna!). L’arrivo a Roma mantiene lo stesso anticipo della partenza, così non mi resta altro da da fare che prendere prima la Metropolitana e poi la macchina per far rientro a casa.

La conclusione pare scontata, ma la scrivo lo stesso: in un posto relativamente contenuto (la città di Lucca non è una metropoli) ho trovato una marea di punti di interesse e storia ad ogni passo. Sicuramente l’anomala giornata di sole al 30 dicembre ha aiutato ad apprezzare tutto ciò, ma ha solo messo la ciliegina su una torta già meravigliosamente confezionata. Un accenno anche al piccolo centro abitato di Borgo a Mozzano: purtroppo ho avuto pochissimo tempo per poterlo girare e probabilmente qualcosa mi sono perso, sicuramente l’atmosfera che sono certo si possa vivere nel passeggiare tra i suoi vicoli. Da parte mia non posso fare altro che spingere tutti coloro che hanno letto questo racconto a visitare Lucca prima possibile perchè pentirsene non è proprio possibile.

 

You may also like

Scrivi un commento