Coimbra vive in simbiosi con la sua Università

di admin
Coimbra - Panoramica

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Quarta tappa del mio tour di ferragosto 2020 in Portogallo; questo pomeriggio e domani mattina ho in programma di dedicarmi ad una città non battuta dal turismo di massa. Non sembra essere un problema enorme perchè a colmare tale vuoto ci pensano gli studenti: Coimbra può vantare una delle più antiche università d’Europa, titolo che cresce di importanza a livello locale poichè nessun’altra facoltà lusitana è stata fondata prima di essa. Il prestigio che ne consegue fa si che venga scelta da tantissimi ragazzi (anche stranieri) che confidano nella bontà dell’istruzione offerta per migliorare le loro aspettative future. La città non è enorme (circa 106.000 abitanti il dato dell’ultimo censimento) e si affaccia sul fiume Mondego. Per il resto c’è tanta normalità e poco altro da spiegare, per cui direi di iniziare senza altri indugi per capire cosa viene offerto ad im viaggiatore…

Domenica 16 agosto: Sono circa le 12:10 quando arrivo all’autostazione di Fatima, ultima località setacciata centimetro per centimetro durante le ultime cinque ore. Anche oggi sarà un bus delle compagnia Rede Expressos che avrà l’onere di agevolare il mio trasferimento e, esattamente come ieri, il torpedone si presenta allo stallo in perfetto orario per poi ripartire con una puntualità disarmante. Oggi è il quinto dei miei nove giorni qui in Portogallo ed un primo bilancio lo posso già tracciare: non avrei mai pensato che un popolo latino fosse in grado di mantenere cotanta organizzazione maniacale; i complimenti sono meritati. La tratta dura solo cinquantacinque minuti, periodo durante il quale vedo solo peggiorare le condizioni meteo: la coltre di nuvole che copre il cielo è chiusa ermeticamente e questo è un male per chi, come me, da un posto vuole portare via tutti i ricordi visivi con la migliore qualità possibile. Il punto di arrivo è leggermente periferico, ma basta una brevissima passeggiata in una zona totalmente deserta (va bene che è l’ora di pranzo di un giorno festivo, ma c’è solo una signora con una busta della spesa nel raggio di decine di metri) per trovarmi davanti la “Scultura della Princesa Cindazunda” che orna una rotonda stradale. La panoramica che segue mi ricorda tanto uno di quei films post-apocalittici dove il protagonista vaga sconcertato in mezzo al silenzio che lo circonda…

Scultura della Princisa Cindazunda - panoramica

Scultura della Princisa Cindazunda – panoramica

Scultura della Princesa Cindazunda - dettaglio

Scultura della Princesa Cindazunda – dettaglio

Secondo i miei calcoli dovrei avere tempo in abbondanza per terminare tutto, così proseguo verso il centro piano piano guardandomi intorno nell’attesa (più che altro nella speranza…) che esca almeno un pizzico di sole. Colgo l’occasione per localizzare la sistemazione prenotata per la notte anche se prenderò possesso della stanza solo in tarda serata: sapevo che era in zona stazione ferroviaria, ma quando ci arrivo noto addirittura che dalla finestra potrei vedere i treni per quanto è vicina; inoltre a breve distanza noto un Minipreço aperto fino alle 23:00 che tra qualche ora sarà il fornitore ufficiale della mia cena. Una lenta passeggiata lungo il fiume Mondego mi porta sull’altro lato del corso d’acqua dove ho intravisto delle panchine; per arrivarci mi servo del Ponte di Santa Clara. Una volta seduto mi godo il meraviglioso panorama, seppur sporcato dalla luce tetra di questo inizio pomeriggio. Poi succede il miracolo: dopo circa venticinque minuti si muove qualcosa lassù ed i primi raggi escono allo scoperto; finalmente posso scattare la foto più famosa di Coimbra, ovvero il panorama offerto dal suo storico agglomerato urbano che si affaccia sul Mondego.

Coimbra - Panoramica

Coimbra – Panoramica

Ok…non è proprio come in una giornata di sole a 40 gradi, ma non è neanche male e mi accontento. Opto per iniziare come faccio sempre, cioè dalla parte periferica per poi accentrarmi subito dopo, per cui mi dirigo verso il “Mosteiro de Santa Clara a Velha” che si trova sotto al piano strada ed in condizioni non proprio perfette.

Mosteiro de Santa Clara a Velha

Mosteiro de Santa Clara a Velha

Cerco di immortalare la “Statua di Bissaya Barreto” senza inquadrare neanche un centimetro del tanto decantato Portugal dos pequenitos (una colossale budinata per bambini 🙁 ) e poi vedo alla mia destra “l’Antica Chiesa del Convento di San Francisco”.

Statua di Bissaya Barreto

Statua di Bissaya Barreto

Antica Chiesa del Covento di San Francisco

Antica Chiesa del Covento di San Francisco

Da questo momento inizia anche qui la caratteristica numero uno delle città portoghesi: le salite abbastanza toste. Dovrò inevitabilmente affrontarle su entrambi i lati del fiume, quindi prendo coraggio e vado. Trovo l’imponente “Monastero di Santa Clara” (è visitabile al prezzo simbolico di 2 euro) seguito dalla ben più piccola “Chiesa di Nostra Signora della Speranza”. Una bellissima vista si presenta ai miei occhi, sia dell’intero agglomerato urbano che del “Ponte Rainha Santa Isabel” che porto nel mio album dei ricordi. Spingermi fino all’Osservatorio Geofisico ed Astronomico dell’università si rivela una fatica inutile perchè il cancello di ingresso è serrato a dovere, quindi non posso accedere.

Monastero di Santa Clara - un dettaglio

Monastero di Santa Clara – un dettaglio

Chiesa di Nostra Signora della Speranza

Chiesa di Nostra Signora della Speranza

Ponte Rainha Santa Isabel

Ponte Rainha Santa Isabel

Termino l’area ed inizio la discesa che mi accompagna fino al Ponte di Santa Clara che supero ancora una volta; svolto a destra con l’obiettivo di osservare cosa offre il Parco Manuel Braga; non serve molto per capire che il giardino non è del tutto curato (erba tendente al secco e fogliame dappertutto) e che è anche abbastanza spoglio di punti di interesse. La cosa senza dubbio più particolare è l’affaccio sul fiume che regala i giochi d’acqua cangianti di una “Fontana Fluviale”.  Il “Museo dell’Acqua” è ospitato da una costruzione molto semplice e pure difficile da fotografare perchè disturbata dalla vegetazione. Oltre ad un gazebo di metallo ci sono le sculture per “Antonio Arnaut”, “Anthero de Quental” e “Manuel Alegre”.

Fontana Fluviale sul Mondego

Fontana Fluviale sul Mondego

Museo dell'Acqua

Museo dell’Acqua

Antonio Arnaut

Antonio Arnaut

Anthero de Quental

Anthero de Quental

Manuel Alegre

Manuel Alegre

Il passaggio al successivo Parque Verde do Mondego è diretto e senza alcun ostacolo intermedio; quest’ultima zona è ancora più scarna di quella appena conclusa, nel senso che non c’è niente di interessante. I locali la usano per brevi pic-nic e per passare il loro tempo libero in completo relax. Sarà la giornata uggiosa, ma a me darebbe una tristezza totale spendere le mie ore in questo posto. Cammino sul Ponte Pedonale Pedro e Ines fino alla metà della sua lunghezza, poi mi rendo conto che è meglio cambiare aria per cercare qualcosa di ben più interessante. Dopo poche centinaia di metri entro in Rua Olivença dove è ubicato il Museo del Trasporto Urbano di Coimbra che ha davanti a se una vettura d’epoca. Sulla destra vedo una stradina alla quale non dò molta importanza, ma quando guardo bene la mappa sul cellulare capisco che la direzione da prendere per affrontare la prossima salita è proprio quella; la cosa positiva è che la maggior parte del percorso è in mezzo al verde.

Vettura d'Epoca di fronte al Museo del Trasporto Urbano di Coimbra

Vettura d’Epoca di fronte al Museo del Trasporto Urbano di Coimbra

Percorso in salita a Coimbra

Percorso in salita a Coimbra

Una serie di lavori in corso mi dà una nuova delusione: la strada per la Cappella di Sao Bento non è momentaneamente accessibile. Tiro dritto fino ad entrare nel Giardino Botanico dell’Università e qui la musica inizia a cambiare. Finalmente vedo un luogo curato e lo osservo a dovere. Maggiormente degni di nota sono il “Fontanario del Quadrado Central” (davvero molto bello e soprattutto sta perfettamente bene in questo contesto) ed il “Monumento ad Avelar Brotero”.

Giardino Botanico dell'Università - dettaglio

Giardino Botanico dell’Università – dettaglio

Fontanario del Quadrado Central

Fontanario del Quadrado Central

Monumento a Avelar Brotero

Monumento a Avelar Brotero

A malincuore esco dal giardino e spunto su Rua Vandelli; alla mia destra c’è la “Cappella dell’Ospedale Militare” che degno del tempo che si merita. Un’altra mazzata tra capo e collo arriva subito dopo: l’edificio che ospita il Seminario Maior di Coimbra ha la facciata completamente invasa dalla impalcature. Mi mangio le mani e recito uno dei miei personalissimi rosari nell’arco di pochi secondi, ma purtroppo non serve a niente.

Cappella dell'Ospedale Militare

Cappella dell’Ospedale Militare

Avenida Marnoco e Sousa è un’altra arteria da scalare piano piano, ma non mi tiro indietro. In mezzo ad alcuni mini-giardinetti mi allietano le statue per “Antonio Nobre” ed “Eca de Queiros”. Alla mia sinistra vedo il palazzo che ospita il “Centro Cultural Penedo da Saudade” e poi, dopo aver visto la “Statua di Joao de Deus”, faccio il mio ingresso nel “Miradouro Penedo da Saudade”. Da questo preciso punto si ha una discreta vista sulla città sottostante, ma non solo: ci sono tante tavole di marmo di varie dimensioni dove sono scolpite frasi di poesie ed opere di coloro che hanno studiato alla locale università e che nel corso della vita sono diventati autori famosi. Mi affaccio il più possibile per ammirare il panorama, ma non sono fortunato con la Chiesa di San Josè perchè la visuale non risulta nitidissima; va un pochino meglio con lo stadio locale dove gioca abitualmente le sua partite la squadra dell’Academica…che non avrebbe potuto chiamarsi diversamente visto che questa che mi ospita è la città degli studenti.

Antonio Nobre

Antonio Nobre

Eca de Queiros

Eca de Queiros

Centro Cultural Penedo da Saudade

Centro Cultural Penedo da Saudade

Statua di Joao de Deus

Statua di Joao de Deus

Miradouro Penedo de Saudade - panorama

Miradouro Penedo de Saudade – panorama

Miradouro Penedo de Saudade - Poesie sl Marmo - 1

Miradouro Penedo de Saudade – Poesie sl Marmo – 1

Miradouro Penedo de Saudade - Poesie sl Marmo - 2

Miradouro Penedo de Saudade – Poesie sl Marmo – 2

Miradouro Penedo de Saudade - Poesie sl Marmo - 3

Miradouro Penedo de Saudade – Poesie sl Marmo – 3

Miradouro Penedo de Saudade - Poesie sl Marmo - 4

Miradouro Penedo de Saudade – Poesie sl Marmo – 4

Stadio di Coimbra

Stadio di Coimbra

Torno nella zona del Giardino Botanico perchè è da li che proseguo il giro della città. A due passi di numero ammiro il “Monumento per Papa Giovanni Paolo II°” che ha alle sue spalle gli imponenti “Archi dell’Acquedotto di San Sebastiano”. La successiva Praça da Republica è un’area pedonale totalmente spoglia di punti di interesse; la nota positiva è che al di la della carreggiata si apre il “Jardim da Sereia”: lo fa con un piacevole ingresso, con “l’Omaggio a Camilo Pessanha” e con quella che un tempo avrebbe potuto essere una bellissima fontana e che oggi è senza un goccio d’acqua; ma questo è solo il mio pensiero perchè non ho trovato niente sull’argomento.

Monumento a Papa Giovanni Paolo II°

Monumento a Papa Giovanni Paolo II°

Archi dell'Acquedotto di San Sebastiano

Archi dell’Acquedotto di San Sebastiano

Jardim da Sereia - Ingresso

Jardim da Sereia – Ingresso

Jardim da Sereia - dettaglio

Jardim da Sereia – dettaglio

Omaggio a Camilo Pessanha

Omaggio a Camilo Pessanha

Torno in strada e punto dritto verso il pezzo forte di Coimbra, ovvero l’area universitaria (ormai lo hanno capito anche i sassi…). In Portogallo non ci può essere gioia senza dolore, per cui ciò che dà il via alle danze è la “Scalinata Monumentale” che va ovviamente salita. Se proprio devo dire la verità…è si una scalinata, ma definirla monumentale mi pare eccessivo. In cima mi attende la “Statua per Dom Dinis” ben piazzata al centro di un parcheggio. Mentre inquadro l’opera nell’obiettivo della reflex sento scendere dal cielo alcuni schizzi di pioggia e spero che questa stagione di cacca a ferragosto la smetta una volta per tutte e mi dia tregua.

Scalinata Monumentale

Scalinata Monumentale

Statua per Dom Dinis

Statua per Dom Dinis

Una serie di edifici Accademici mi accoglie poco dopo, ognuno di essi decorato con sculture. Una di fronte all’altra noto la “Facoltà di Lettere” e la “Biblioteca Generale”.

Università di Coimbra - Facoltà di Lettere

Università di Coimbra – Facoltà di Lettere

Università di Coimbra - Biblioteca Generale

Università di Coimbra – Biblioteca Generale

Università di Coimbra - Sculture che adornano gli edifici - 1

Università di Coimbra – Sculture che adornano gli edifici – 1

Università di Coimbra - Sculture che adornano gli edifici - 2

Università di Coimbra – Sculture che adornano gli edifici – 2

Passo attraverso la “Porta Ferrea” e mi trovo su Paço das Escolas, una specie di piazza interna dove noto la bella “Torre dell’Università”, la Cappella di San Miguel e soprattutto “l’ingresso della Biblioteca Joanina” che, nonostante sia un po’ costosa per i miei gusti, vale assolutamente la visita. Particolare è anche la Prigione Accademica, ovvero il luogo dove venivano rinchiusi gli studenti per motivi disciplinari. Chiude il cerchio la “Statua di Dom Joao III°”.

Paço das Escolas - Colpo d'occhio

Paço das Escolas – Colpo d’occhio

Torre dell'Università di Coimbra

Torre dell’Università di Coimbra

Biblioteca Joanina - Ingresso

Biblioteca Joanina – Ingresso

Statua di Dom Joao III°

Statua di Dom Joao III°

Esco da Paço das Escolas e torno all’esterno perchè ho ancora molto da vedere e comincio la rassegna col “Museo Nazionale Machado de Castro” e con la “Chiesa del Salvatore”, due edifici distinti nella destinazione d’uso seppur uniti dal punto di vista edile. A pochissimi passi, in cima ad una scalinata, ammiro la “Cattedrale Nuova di Coimbra” per tutto il tempo necessario. Poi le passo accanto seguendo la strada asfaltata che mi conduce esattamente a metà tra il “Museo della Scienza” ed il “Colegio de Jesus”, palazzo talmente grande che ne posso fotografare solo una piccola parte.

Museo Nacional Machado de Castro - Ingresso

Museo Nacional Machado de Castro – Ingresso

Chiesa del Salvatore

Chiesa del Salvatore

Colpo d'occhio sul Museo Machado de Castro e sulla Chiesa del Salvatore

Colpo d’occhio sul Museo Machado de Castro e sulla Chiesa del Salvatore

Cattedrale Nuova di Coimbra

Cattedrale Nuova di Coimbra

Colegio de Jesus - Ingresso

Colegio de Jesus – Ingresso

Museo de la Ciencia

Museo de la Ciencia

Torno indietro e stavolta mi infilo nei vicoletti che formano il centro storico della cittadina che mi ospita: qui l’asfalto me lo posso pure scordare perchè lascia il posto ad una pavimentazione di pietre simil-sampietrini, ma più grezze ed irregolari; non sono proprio una gioia per i piedi. Raggiungo la “Cattedrale Antica di Coimbra” che fa la sua ottima figura. Mentre le gocce di pioggia continuano a cadere imperterrite ma a ritmo ancora sopportabile, proseguo per le strette viuzze qui presenti alla ricerca della “Torre de Anto” e del “Museo della Misericordia” che trovo senza eccessiva difficoltà.

Cattedrale Antica di Coimbra

Cattedrale Antica di Coimbra

Torre de Anto

Torre de Anto

Museo della Misericordia

Museo della Misericordia

Girando ancora per quelle stradine incontro una piccola chiesetta che prende il nome di “A Capella”: così la conosco e così ve la presento. Come prossimo step mi ritrovo nel cuore storico/commerciale di Coimbra: Praça 8 de Maio è l’area dove si affacciano la “Chiesa di Santa Cruz” (che ha davanti una fontana) e la “Camara Municipal”, ovvero il palazzo del Comune. Sempre da questa piazza inizia (o finisce a seconda della direzione che si prende) la via dello struscio cittadino, ma questo lo vedrò dopo. Prima mi dedico alla “Fonte Nova” ed al “Jardim da Manga” (carinissimo e molto originale) che sono ubicati una di fronte all’altro divisi solo da una strada sempre trafficata.

A Capella

A Capella

Chiesa di Santa Cruz con Fontana

Chiesa di Santa Cruz con Fontana

Camara Municipal di Coimbra

Camara Municipal di Coimbra

Fonte Nova

Fonte Nova

Jardim da Manga

Jardim da Manga

Prendo Rua Sofia e, guardando la mappa, già so di trovare punti di interesse a carattere religioso uno dietro l’altro. E’ così che vedo nell’ordine la “Chiesa de Nossa Senhora do Carmo”, la “Chiesa de Nossa Senhora da Graça”, la “chiesa di San Pedro” e la “Chiesa di Santa Justa” ubicata ad un piano rialzato rispetto a quello in cui mi trovo. L’unico obiettivo laico (il Palazzo di Giustizia) non è fotografabile perchè manca lo spazio necessario per fare un lavoro decente.

Chiesa de Nossa Senhora do Carmo

Chiesa de Nossa Senhora do Carmo

Chiesa de Nossa Senhora da Graça

Chiesa de Nossa Senhora da Graça

Chiesa di San Pedro

Chiesa di San Pedro

Chiesa di Santa Justa

Chiesa di Santa Justa

Sono pronto per buttarmi nella parte più commerciale della quale ho parlato poco fa (Rua Ferreira Borges, per la precisione), ma questa descrizione non riflette la realtà delle cose: è vero che ci sono negozi su ambo i lati della strada, ma è anche vero che non sono per niente invasivi come invece succede in altre realtà; oserei dire che non deturpano eccessivamente l’atmosfera e questo è un punto molto positivo. Faccio prima un passaggio a vedere la “Chiesa di San Tiago” che si raggiunge scendendo una breve scalinata. Ad un tratto svolto alla mia sinistra e passo sotto alla “Porta de Barbacà” ; qui osservo (ma niente foto per i motivi di sempre) la Torre de Almedina. Cercando di non includere nel mio scatto le ignare persone che si stanno beatamente facendo gli affari loro porto nel mio album dei ricordi la “Tricana de Coimbra” e poi faccio una passeggiata su Rua de Fernandes Thomas fino a quando noto un buon colpo d’occhio sul fiume Mondego, ma sinceramente non è niente di eccelso. Tornando indietro incontro la “Chiesa di San Bartolomeu” per poi concludere il mio giro nel carinissimo Largo da Portagem dove il “Monumento a Joaquim Antonio de Aguiar” la fa da padrone incontrastato.

Chiesa di San Tiago

Chiesa di San Tiago

Porta de Barbacà

Porta de Barbacà

Tricana di Coimbra

Tricana di Coimbra

Chiesa di San Bartolomeu

Chiesa di San Bartolomeu

Monumento a Joaquim Antonio de Aguiar

Monumento a Joaquim Antonio de Aguiar

Guardo l’orologio e sono da poco passate le 20:00; guardo la mappa sul cellulare e mi rendo conto di aver visto tutto quanto. Non ci credo…perchè ciò significa che domani mattina potrò riposarmi come si deve ed uscire dalla stanza con tutta la calma del mondo dovendo solo passeggiare senza meta e senza obiettivi prefissati da rintracciare. Una volta tanto qualcosa mi viene incontro. Adesso però credo di aver guadagnato la serata tranquilla che mi aspetta, così vado prima a prendere possesso della stanza prenotata e poi, chiavi alla mano, faccio un salto al vicino Minipreço dove acquisto la solita lauta cena. Il calcio manageriale farà il resto.

Lunedi 17 agosto: come detto poco fa, la sveglia oggi è comodissima. Segue la sistemazione delle mie cose, la doccia quotidiana che mi rigenera e qualche altra partita al mio gioco preferito. Non è tutto: devo anche risolvere una rogna di lavoro mentre sono in ferie ma, invece di recitare il solito rosario che ormai conosco a memoria e che di volta in volta arricchisco con chicche e spunti sempre nuovi, sfrutto la situazione di estremo relax per portare a termine anche il dovere. So già che nessuno mi ringrazierà (il mondo funziona così) ma almeno avrò la soddisfazione personale di essere stato utile per l’ennesima volta. Verso le 10:30 eseguo il check-out e torno all’aperto: ho circa due ore libere che uso per camminare nei vicoletti nei pressi della stazione, strettissimi ma pieni di negozi carini e di botteghe artugiane. Poi un nuovo giro in centro ed un ultimo sul lungofiume completano la mia presenza qui a Coimbra che si conclude quando mi dirigo alla stazione ferroviaria per un nuovo trasferimento.

Conclusione: La città di Coimbra mi ha abbastanza deluso per quanto riguarda la parte periferica che ho trovato molto trascurata, direi pure troppo. C’è una bella differenza tra qualcosa di antico ma curato e qualcosa di antico e lasciato a se stesso. La zona centrale invece (Università compresa) è tutta un’altra storia. Anche qui non si nota una cura eccelsa dei dettagli, però va già molto meglio. Diciamo che questa località ha saputo riprendere in corso d’opera ciò che mi ha mostrato di negativo all’inizio. Infine la domanda di rito: consiglio oppure no i lettori ad andare a visitare questa città? Ai punti vince il si, anche se ha dovuto penare più del solito stavolta a causa dell’amministrazione comunale locale che non tiene troppo a ciò che ha di bello. Spero che presto venga posto rimedio, così da far includere Coimbra nelle rotte turistiche del Portogallo.

 

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