Aalst, Sint Niklaas, Anversa, Schoten e Lier

di admin

Qui di seguito presento il terzo itinerario in ordine di data in Belgio, nazione che ho scoperto anni fa e che mi piace rivivere ogni volta che se ne presenta l’occasione.

Come ormai è prassi, volo Ryanair puntuale preso praticamente all’alba ed arrivo per la prima volta all’aeroporto di Zaventem (le due precedenti esperienze mi hanno sempre visto atterrare allo scalo low-cost di Charleroi). Con molta rapidità mi reco al desk dell’autonoleggio e parto alla scoperta di una nuova zona. Però prima…un po’ di sano relax. Infatti ho programmato di passare la prima metà della giornata presso il parco acquatico coperto “Oceade” di Bruxelles del quale parlerò nella sezione del blog dedicata ai parchi di divertimento. In questo post salto subito alla parte in cui torno in macchina ed inizio il vero giro culturale. Prima tappa: Aalst.

Si tratta di una cittadina di tutto rispetto che conta circa 80.000 abitanti. Anche se non è inserita turisticamente come una delle mète più belle del Belgio, merita comunque una passeggiata. Il suo centro, grazioso ma di dimensioni limitate, offre solo due punti di interesse:

  • Collegiata Storica di San Martino
  • Municipio, che ha il “Belfort” più antico di tutte le Fiandre e che vanta un carillion composto da ben 52 campane (fa parte del patrimonio UNESCO).
Belfort di Aalst

Belfort di Aalst

A circa due chilometri di distanza si trova il Park Terlinden, una zona “verde” che ospita il bel Castello di Terlinden.

Dopo questa breve visita ce n’è in programma un’altra non molto diversa per completare questa giornata. La seconda tappa del giro è Sint-Niklaas.

Qualche abitante in meno della precedente cittadina, si tratta di un altro centro comunque di tutto rispetto; non proprio un paesino, insomma. Anche qui una camminata è d’obbligo per vedere:

  • Il Grote Markt (ovvero la piazza principale) più grande di tutto il Belgio che ospita il municipio e la Chiesa di Nostra Signora
Municipio di Sint-Niklaas

Municipio di Sint-Niklaas

 

Chiesa di Nostra Signora a Sint-Niklaas

Chiesa di Nostra Signora a Sint-Niklaas

  • Chiesa di San Nicola (per l’appunto…Sint-Niklaas).

Anche qui non servono delle ore per visitare tutto, ma era previsto. D’altra parte non avrei potuto mettere (per esempio) la visita di Bruxelles dopo l’uscita dal parco acquatico che comunque ha portato via diverse ore. E’ stato tutto pianificato per completare un giorno già parzialmente occupato da un’altra attività in attesa di “esplorare” la destinazione più importante di questo itinerario.

Arrivo ad Anversa in serata; è una delle maggiori e più famose città di questa nazione con i suoi 500.000 abitanti. Oggi, tra le altre cose, è anche un importante polo universitario. Qui ho prenotato una notte in un hotel 4 stelle ad un prezzo che definire stracciato non rappresenta neanche metà di ciò che intendo dire. Come sempre avviene in questa zona d’Europa in strutture di questo genere, è tutto perfetto a cominciare dalla wi-fi che prende con potenza massima. Mi rilasso nella bella camera che sono riuscito a scovare e mi preparo per ripartire dopo un buon sonno. Il parco acquatico mi stanca molto perchè me lo vivo peggio dei ragazzini.

La sveglia suona abbastanza presto perchè non voglio perdere tempo che potrebbe rivelarsi prezioso. Preparo tutto, lascio l’hotel riconsegnando le chiavi ed inizio la scoperta della città. Fa un freddo abbastanza pungente ed ogni tanto si fa viva qualche goccia di pioggia, ma fa parte del gioco se si viaggia qui in inverno. Anzi, va fin troppo bene; nelle mie due precedenti tornate in Belgio ho trovato sempre la neve mentre stavolta non se ne vede neanche l’ombra. Anversa è allo stesso tempo viva ed austera. Essendo una città piena di studenti pullula di bars e pubs dappertutto, ma è anche normale dato che mi trovo a girare per il centro di domenica mattina; chissà la sera precedente che caos avrebbe potuto essere…ma io questo non lo saprò mai; però, a dire proprio tutta la verità, passeggiando ho trovato questa emblematica immagine che dice tutto ed il contrario di tutto:

Statua con busta...dopo il sabato sera

Statua con busta…dopo il sabato sera

I punti di interesse sono tanti e davvero molto belli. Degni di nota indico i seguenti:

  • L’immancabile “Grote Markt” che ospita lo Stadthuis (municipio)
Tipici palazzi che affacciano sul Grote Markt

Tipici palazzi che affacciano sul Grote Markt

 

Municipio di Anversa

Municipio di Anversa

  • Vleeshuis (antico mattatoio costruito oltre 500 anni fa in stile gotico e che dal 2006 ospita un museo della musica)
Vleeshuis

Vleeshuis

  • Casa di Rubens
  • Cattedrale di Nostra Signora
Cattedrale di Nostra Signora vista da lontano

Cattedrale di Nostra Signora vista da lontano

 

Dettaglio della Cattedrale di Nostra Signora

Dettaglio della Cattedrale di Nostra Signora

  • Chiesa di San Carlo Borromeo
Chiesa di San Carlo Borromeo

Chiesa di San Carlo Borromeo

  • Chiesa di San Giacomo Maggiore
  • Chiesa di San Giorgio
Chiesa di San Giorgio

Chiesa di San Giorgio

  • Chiesa di San Paolo
  • Chiesa di Sant’Andrea
  • Chiesa di Santa Walburga
  • Het Steen (rocca medievale)
Het Steen

Het Steen

  • Stazione Centrale
Stazione Centrale di Anversa

Stazione Centrale di Anversa

Devo dire che orientarsi in città non è assolutamente difficile, per cui si riesce a vedere davvero molto in un lasso di tempo abbastanza breve. Sta poi al viaggiatore che ha del tempo supplementare a disposizione tentare non solo di vedere, ma anche di vivere il luogo in cui si trova. Io l’ho fatto fino all’ultimo secondo in cui mi sono trovato ad Anversa ed ho immortalato anche alcune “chicche” come quelle che seguono.

Particolare palazzo sito in pieno centro città

Particolare palazzo sito in pieno centro città

 

Panchina a forma di mano

Panchina a forma di mano

 

Singolare scultura...

Singolare scultura…

Come ripeto, anche se non è allo stesso livello di realtà come Bruges, Gent ed altro ancora, Anversa non mi è dispiaciuta affatto.

E’ l’ora di riprendere la macchina e di terminare il giro e la giornata che mi avrebbe poi fatto tornare a Zaventem e poi (ahimè) per l’ennesima volta a casa. Prima o poi arriverà “quel” viaggio in cui decido di partire e di non tornare più…ma non è neanche questo.

La prossima tappa è il comune di Schoten. Si tratta questa volta di un piccolo agglomerato urbano con poco più di 30.000 abitanti. Mi sono voluto fermare perchè su internet avevo visto la presenza di un bel castello circondato dai canali, oggi adoperato come centro culturale. Ci arrivo senza difficoltà e percorro a piedi i vicoli che ne seguono il perimetro.

Veduta del Castello di Schoten - 1

Veduta del Castello di Schoten – 1

 

Veduta del Castello di Schoten - 2

Veduta del Castello di Schoten – 2

Arrivato in paese ho avuto anche la fortuna di imbattermi in una delle vie che conducono alla mia destinazione trovando un panorama di alberi e foglie cadute, il tutto a metà tra il verde delle piante ed il rosso infuocato delle foglie secche. La foto che segue, sinceramente, non riesce a rendere l’idea. Vedendolo con i propri occhi dava l’impressione di essere in un paesaggio da fiaba.

Via di Schoten con colori particolari

Via di Schoten con colori particolari

La visita dura davvero poco, ma è molto suggestiva.

Il tour termina poi con l’ultima “fermata”: la cittadina di Lier. Qui resto più a lungo anche se anche questo comune ha poco più di 30.000 anime. E’ però molto più vivo e ricco di punti di interesse della precedente tappa ed è un piacere camminare per le sue strade per ammirare, tra le altre cose, la Chiesa Saint Gummarus, l’orologio Zimmertoren ed il solito municipio col “belfort”.

Chiesa Saint Gummarus

Chiesa Saint Gummarus

 

Orologio Zimmertoren

Orologio Zimmertoren

 

Municipio di Lier

Municipio di Lier

In centro trovo anche, casualmente, un piccolo luna park nel quale passeggio; ne usufruisco per un particolare roller coaster che, paragonato a ciò che si vede nei parchi di divertimento italiani, europei e mondiali che si rispettino è una emerita cavolata, ma mi ha permesso di vedere Lier dall’alto per qualche secondo, oltre che a scaricare un po’ di adrenalina.

Alla fine, rientro a Zaventem in tempo utile e partenza puntuale verso l’Italia. A questa parte di Belgio dò un voto pari a 6,5 … forse 7 ma non vorrei esagerare. E’ ovvio che, come già detto più volte, le bellezze di questa nazione sono altre; però è anche vero che non si può dire di conoscere uno stato se non lo si visita più o meno tutto. Personalmente, grazie anche a questa uscita, ci sto riuscendo e ne sono contento. Per come sono fatto, in Belgio mi trovo sempre bene. Lo trovo un paese rispettoso in cui tutti tendono a fare ciò che vogliono, ma nel rispetto del prossimo. Sarebbe un sogno se la stessa cosa esistesse anche qui da noi.

You may also like

Scrivi un commento