C’è solo un eccellente sinonimo di relax e senza dubbio è Maldive

di admin

Stanchi dopo mesi di duro lavoro? Stressati per aver accumulato arrabbiature quotidiane per chissà quanto tempo? Bisogno di staccare un po’ dalla quotidinaità? O anche solo voglia di una settimana di dolce far niente su spiagge da sogno? Se vi siete riconosciuti in uno dei quattro punti appena descritti, allora le Maldive fanno per voi. E’ senza ombra di dubbio uno dei pochi paradisi terrestri esistenti; in questo fazzoletto di isole c’è l’imbarazzo della scelta se parliamo delle possibilità offerte: si va dallo “stato brado” fino al superlusso passando per buone/ottime Guest House e resorts di medio/alto livello. Una cosa è certa: quella che era una destinazione per pochi, adesso è accessibile praticamente a tutti se si ha un minimo di senso di adattamento. Allora perchè non programmare subito un viaggio qui? Si dice che l’innalzamento del livello del mare nel pianeta stia mettendo a rischio l’intera sopravvivenza di questo arcipelago e non è solo una trovata pubblicitaria per attirare turisti. Purtroppo le isole sono sempre più piene di barriere artificiali costruite per fermare l’avanzata dell’acqua e l’erosione delle spiagge, per cui il mio consiglio è di sbrigarsi. Tranquilli, non prendo un centesimo del ministero del turismo maldiviano: lo scrivo solo perchè adoro alla follia questa località e posso dire di averla vissuta nella maniera più completa possibile. Questo non sarà il solito post in cui riporto un viaggio in particolare; alle Maldive ci sono stato quattro volte (ricordo ancora oggi il mio primissimo volo in assoluto, quello dal quale è cominciato tutto) e dettagliare 28 giorni di sano relax risulterebbe sicuramente noiosissimo. Qui riporto solo un mix di aspetti significativi, particolari importanti, situazioni organizzative e pratiche per godere al meglio di uno dei posti più belli e rilassanti del mondo.

Prima di tutto, anche se la cosa è scontata, inizio dal dire che ci sono due modi per andare alle Maldive e sono quelli classici: il primo è prenotare un pacchetto già organizzato presso un’agenzia di viaggi ed il secondo è il fai-da-te. Questa destinazione, secondo il mio punto di vista, è una delle più facili in assoluto tra quelle con volo intercontinentale da organizzare senza l’ausilio di un intermediario perchè i passi da seguire sono pochi e per nulla complicati. Non starò certo a dirvi come si bussa ad un’agenzia…per cui ecco alcuni fondamentali “steps” per riuscire a prenotare in autonomia. Come arrivare a Malè, la piccola ma graziosa capitale che ormai si sviluppa solo in altezza perchè in larghezza ha finito lo spazio a disposizione, è importantissimo. Consiglio vivamente di acquistare un biglietto aereo che, viaggiando di notte, atterri allo “scalo sull’acqua” (la pista è situata su una lingua di asfalto che ha il mare da ambo i lati) entro le ore 9:00 del mattino. Spiego perchè: se la vostra destinazione finale è un’isoletta che si trova vicino all’aeroporto, allora non è un problema; ma se avete scelto un’isoletta lontana da raggiungere in idrovolante potreste rischiare (arrivando troppo tardi) di perdere l’ultima tratta disponibile della giornata e di dover pernottare in loco perdendo un giorno, per poi partire il mattino seguente. Per chi, come me, fa una settimana alla volta…perdere anche un solo giorno per un errore di orario è un disastro in piena regola.

Mezzi di trasporto in loco: una volta atterrati a Malè e sbrigate le formalità doganali (essendo un paese musulmano, fate attenzione a non portare alcolici in valigia perchè lo scanner vi beccherà sempre e vi faranno lasciare le bottiglie in deposito per poi riprenderle al ritorno), avete due opzioni: la barca veloce o l’idrovolante. Le differenze riguardano il costo ed anche la comodità, aspetto assolutamente da non sottovalutare, credetemi. Gli idrovolanti raggiungono solo le isole più distanti, quindi non coprono le tratte vicine. Se scegliete un’isola che si trova nell’atollo di Malè avrete a disposizione solo la barca veloce per ovvi motivi organizzativi. Invece ci sono località anche distanti che si raggiungono con i due mezzi. Ma analizziamo le due possibilità e capiamo a cosa si va incontro:

  • Barca Veloce: attenzione! se si chiama “veloce” un motivo ci sarà. E’ un motoscafo guidato nella maggior parte delle volte da un pazzo scatenato locale che lo spinge alla massima potenza. E’ un’esperienza da provare e questo non lo metto in dubbio, ma occorre tenersi ben saldi dove possibile perchè le onde vengono prese tutte; vi assicuro che non ne viene saltata neanche una. Per chi soffre il mare non è proprio un toccasana. Dà comunque una piacevole botta di adrenalina. L’ho provata nel primo viaggio per circa ottanta minuti (quaranta in andata e quaranta al ritorno), ma ho visto anche persone che l’hanno presa al posto dell’idrovolante per due tratta di tre ore piene ciascuna: arrivati in aeroporto nella tragitto di ritorno, io ero fresco come una rosa e loro avevano la consistenza della panna cotta lasciata fuori dal frigo.
  • Idrovolante: è senza dubbio il mezzo più comodo per raggiungere le destinazioni più distanti. In massimo 30-40 minuti copre molti kilometri. Il costo è ovviamente elevato se rapportato alla tratta percorsa, ma si risparmia in fatica. Soprattutto da lassù si ha una visuale fantastica perchè vola molto basso passando sopra a decine di isolette ed il panorama è semplicemente indimenticabile. Provare per credere. Ma perchè si chiama idrovolante e che cos’è? E’ un mini-aereo attrezzato per decollare ed atterrare direttamente sull’acqua; partirete dal piccolo aeroporto a loro dedicato ed arriverete in mare aperto raggiungendo poi la destinazione finale con una barchetta. Credo abbia al massimo 15-20 posti e fà un casino pazzesco, al punto che vi daranno un mini-kit che comprende i tappi per le orecchie. Però, ripeto, l’esperienza è fantastica: vedrete sotto di voi, dal vivo, le immagini che si trovano sulle cartoline più belle delle Maldive, una dopo l’altra.
  • Aggiungo una terza opzione extra: ci sarebbe un’altra possibilità per arrivare in determinate isole (non tutte) ed è rappresentata dai traghetti locali. Sono le barche sulle quali si spostano i maldiviani. Costano davvero due spicci, però sono moooolto lente e, soprattutto, non viaggiano tutti i giorni e lo fanno ad orari forse difficili per chi, come noi europei, deve combinare molti mezzi di trasporto per giungere sulla tanto agognata spiaggia. E’ comunque vero che se riuscite ad organizzare un viaggio usufruendo di questo mezzo di trasporto (magari avendo almeno quindici giorni da passare in loco) avrete risparmiato una bella quantità di soldi ed avrete fatto un’esperienza che poche persone possono raccontare.

Infine, per chi sceglie isole davvero lontane da Malè. c’è la possibilità di usufruire di altri aeroporti “veri” (non sull’acqua ma su di una pista) prendendo un volo interno per raggiungerli. Ma, da quanto ho avuto modo di vedere con una blanda ricerca, i collegamenti sono pochissimi e moooolto costosi. Vediamo quali sono, solo per una completa informazione:

  • L’aeroporto di Gan si trova nell’atollo di Addu, nel profondo sud.
  • L’aeroporto di Kadhdoo si trova nell’atollo di Laamu.
  • L’aeroporto di Hanimaadhoo si trova nell’atollo di Haa Dhaalu, nell’estremo nord dell’arcipelago.

Raggiungere questi scali minori partendo da Malè può costare quasi come un volo internazionale Italia-Maldive. Ci sono però Guest House situate in prossimità di tali località che vendono pacchetti completi di soggiorno + trattamento desiderato (B&B, mezza pensione o pensione completa) già comprendenti il volo di trasferimento dalla capitale maldiviana fino a destinazione e ritorno. Un ottimo compromesso che aiuta non poco i viaggiatori meno esperti.

Ora siamo finalmente arrivati sull’isola scelta. Che succede? Ecco le varie opzioni:

  • Avete scelto un mega-resort extra lusso da migliaia di euro a settimana: se questa è la vostra destinazione dovete solo farvi accompagnare nella vostra casa in mezzo alla giungla e fronte mare e farvi coccolare. Sarete serviti e riveriti in tutto nel comfort più totale. Personalmente questo non me lo posso permettere, però per mia curiosità personale ho preso informazioni. Potrà anche sembrare bello, ma credo che snaturi molto una vacanza in un paradiso poter avere camerieri dedicati ed altre comodità (o amenità che dir si voglia) di questo genere. Anche potendo farlo, non sprecherei un soggiorno alle Maldive in questo modo. Per questo non mi soffermo più di tanto su certe sistemazioni fuori della portata della gente comune. Chi può permettersi questa opzione non legge il mio blog, ma lo fa fare forse agli inservienti che li riveriscono dalla mattina alla sera.
  • Avete scelto un resort classico: questa è la soluzione media o medio/alta a seconda dello standard desiderato. Un giusto connubio tra comodità e fai-da-te. La caratteristica di queste strutture è che sono situate sempre su di un’isoletta esclusiva. Dove c’è un resort vivranno solo coloro che vi lavorano e non i maldiviani comuni. E’ un’isola per soli turisti, per capirci meglio. Qui vige la regola del commercio più totale. Esempio pratico: come detto all’inizio del post, le Maldive sono una nazione quasi al 100% di religione musulmana, anche se non viene interpretata in maniera radicale come in altre zone del mondo; però le regole da seguire ci sono ed anche ferree. Queste regole non valgono nei resorts classici. Ciò significa che, dopo avervi fatto lasciare la vostra bottiglia di spumante in deposito all’aeroporto, vi venderanno nei bar tutti gli alcolici che vorrete (al bicchiere) facendoveli pagare profutamente. In più, le donne hanno libertà massima di fare il bagno in costume (ma non in topless); provate a farlo nelle isole dove vivono comunemente i locali e vedrete che fine farete. Quindi, ricapitolando, il dio denaro è sempre più importante del dio spirituale. Questo lo sapevamo già, ma qui ce n’è una prova decisamente tangibile e non solo un’idea. Nei resorts classici si ha esattamente la vita dei villaggi vacanza di tutto il mondo: c’è l’area ristorante per colazione, pranzo e cena, l’area dedicata agli spettacoli serali (attenzione: se vi interessa un intrattenimento dopo cena, sappiate che non tutte le strutture lo hanno. Informatevi bene prima di prenotare per non rimanere delusi), i campi da gioco ecc.; i resorts poi si dividono in internazionali (nei quali si prenota da tutte le agenzie esistenti o anche direttamente con loro e dove troverete ospiti di qualsiasi parte del mondo) e resorts di proprietà totale o parziale di tour operators. In questo caso, se la gestione sarà totalmente italiana (per esempio) vi troverete il 99% di connazionali come compagni di vacanza; se invece il tour operator ha in gestione solo una parte delle camere vi metteranno nell’area a lui dedicata formando una specie di “italian town” per poi unirvi al resto degli ospiti nella vita di tutti i giorni e nelle attività in comune. I resorts dove ci sono i tour operators hanno sempre assistententi ed animatori fissi, cioè che vivono e lavorano nella struttura e che cercheranno di coinvolgervi nelle attività ludiche da loro organizzate; anche questo è un aspetto da non sottovalutare. C’è da dire che le Maldive sono una destinazione particolare dove si va per il relax ed anche loro (gli animatori…) vengono istruiti per dare agli ospiti un disturbo “soft” rispetto ad un villaggio in Egitto o in Tunisia. A me personalmente rompono le scatole in una maniera allucinante, per cui evito come la peste dei luoghi con tale servizio. Se proprio ci devo andare perchè sono obbligato metto subito in chiaro le cose appena piazzato il primo piede sull’isola e loro, se sono intelligenti, mi stanno alla larga lasciandomi godere la vacanza senza cercare di chiamarmi ogni giorno al “gioco aperitivo” o nei tornei di beach volley. Però ripeto, essendo questione di singoli punti di vista, è bene che ci sia una scelta perchè non tutti hanno gli stessi gusti. Altro aspetto da non sottovalutare in un paradiso naturale che è anche commerciale: i prezzi di ciò che comprerete nel resort sono iper-gonfiati. Il mio consiglio per le Maldive è di prenotare una struttura con all-inclusive soft (cioè senza alcolici compresi); ha un prezzo decisamente più alto rispetto alla formula B&B, ma dovete pensare che sarete confinati su un’isola minuscola per giorni e che non avrete altri negozi se non quelli del resort. Mi viene in mente una domanda per fare un esempio: avete il pacchetto pensione completa che quindi non comprende alcun tipo di bevanda, nè ai pasti nè fuori da essi; l’acqua per bere necessaria con quel caldo dove la comprate se non dove vi dicono loro a 3 dollari a bottiglia (prezzo di allora…chissà oggi com’è?); Il problema è che pochi resorts praticano l’all-inclusive proprio perchè vi vogliono spennare a dovere. Attenzione quindi a cosa scegliete. Capitolo escursioni: esattamente come per le cose da bere avrete il resort come unico gestore delle attività esterne e ve le faranno pagare un occhio della testa. Qui i beach boys del Kenya o di Zanzibar ve li sognate. Le opzioni sono sempre le stesse: uscita per visitare il villaggio dei pescatori, uscita di mare per soggiornare su una lingua di sabbia in mezzo all’oceano indiano, avvistamento delfini, aperitivo al tramonto, immersioni subacquee per chi ha il brevetto o pesca serale. Pensate bene alla prospettiva e fate finta di trovarvi già lì: siete in mezzo al mare…cos’altro ci può essere d fare? Ho un personale consiglio per chi volesse fregare i resorts ed è questo: se non avete prenotato l’all-inclusive ed avete intenzione IN OGNI CASO di andare a vedere l’isola dei pescatori (cioè quella in cui vivono i maldiviani) potete risparmiare qualcosa. Fate in modo di effettuarla durante il primo o al massimo il secondo giorno di permanenza; una volta lì troverete le botteghe nelle quali i locali acquistano i viveri. Potrete coprare ciò che volete senza limiti, quindi anche una o due casse d’acqua, bibite e snacks ad un prezzo nettamente inferiore di quello praticato nelle strutture. Chi ha “la faccia” per poterlo fare…riesce a tenere a bada il budget.
  • Avete scelto una Guest House: questa è la nuova e più recente frontiera della vacanza alle Maldive. Ha pro e contro come ogni cosa della vita e va tutto vagliato al meglio. Prima punto: che cosa sono? Sono delle piccole strutture create da privati con poche camere. Sono situate su quelle che vengono chiamate “le isole dei pescatori”, cioè quelle non dedicate esclusivamente ai turisti, ma dove vivono i locali. E’ senza dubbio un’esperienza fantastica perchè si ha la possibilità di passare la propria vacanza a diretto contatto con i veri abitanti, di fare acquisti nei loro piccoli negozi, di camminare al loro fianco ed essere davvero a casa loro. Le Guest House trasformano il soggiorno alle elitarie Maldive in un soggiorno come potete fare in Thailandia, nelle Filippine ed ovunque nel mondo. I prezzi sono di ogni tipo ed ovviamente dipendono dalla qualità offerta, ma saranno sempre inferiori a quelli dei resorts sia classici che di lusso dei quali ho appena parlato. Però mi raccomando, fate attenzione ed informatevi m-i-n-u-z-i-o-s-a-m-e-n-t-e: ci sono Guest House che vi faranno passare una vacanza indimenticabile ed altre che vi faranno vivere in topaie belle e buone. La differenza anche qui la fa il costo: è ovvio che se pagherete 10 euro a notte avrete zero comforts. Ecco alcuni aspetti da non sottovalutare assolutamente, soprattutto per le donne: nelle isole “normali” (cioè dove non c’è un resort)  valgono le regole della religione musulmana: in giro si può andare solo coperti dalle spalle alle ginocchia comprese ed il bagno in mare non lo si può fare in costume se non in spiagge definite private o selezionate. Quindi funziona così: le Guest House che hanno una spiaggia privata (consigliatissime da me) vi diranno di fare il bagno in costume solo ed esclusivamente lì. Quelle che non hanno spiaggia privata vi caricheranno su una barca e vi porteranno ogni giorno su un’isoletta non lontana e totalmente disabitata nella quale potete fare come vi pare. Però avrete sempre la vostra camera ed i negozi non raggiungibili in autonomia e se avrete una necessità sarete comunque in difficoltà fino a quando non vi verranno a prendere. C’è da dire che certe Guest House hanno questo servizio compreso nel prezzo del pacchetto mentre altre se lo fanno pagare come se fosse una vera e propria escursione, ogni volta che vi porteranno sull’isoletta disabitata. Quindi, quando scegliete, non guardate se vi prendono 50 i 100 euro di meno ma analizzate TUTTO nei minimi dettagli, fate domande fino allo sfinimento per chiarire ogni aspetto perchè ci vuole un attimo per trasformare un sogno in un terribile incubo.

In conclusione a tutto questo, ognuno di voi conosce le proprie esigenze meglio di chiunque altro; conoscete anche le vostre tasche e quanto potete spendere. Quindi fatevi rapidi calcoli per il budget e domandatevi 1000 volte che tipo di vacanza cercate. Inutile andare alle Maldive in Guest House quando si pretende di girare seminudi dappertutto (parlo per le donne in questo caso) oppure andare in un resort quando il vostro animo preferisce vacanze “selvagge”. Alle Maldive più che in altri posti si può davvere scegliere di tutto e di più, ma non finirò mai di ripetere che va vagliato ogni singolo dettaglio in fase di prenotazione.

Un’altra cosa importante riguarda la situazione rifiuti: questo arcipelago non può avere uno smaltimento come quello dell’organizzatissima Olanda, per fare un esempio di gestione perfett, a a causa anche di dove si trova. Una buona parte della spazzatura viene bruciata (quindi colgo l’occasione per consigliarvi di verificare che la “vostra” Guest House non sia troppo vicina al punto in cui viene effettuata questa attività), ma tantissima viene riversata in mare. So che è uno scempio in piena regola per un mondo che va verso la raccolta differenziata e che fa pure schifo, ma se uno non ha i mezzi necessari deve fare ciò che può…purtroppo. Nei resorts di lusso e classici arrivano lo stesso i rifiuti delle isole “comuni”, solo che non li vedete perchè ogni mattina all’alba ci sono gli inservienti che si fanno tutto il perimetro della spiaggia togliendo bottiglie, plastica, avanzi vari e chi più ne ha più ne metta. Nelle isole comuni e nelle lingue di sabbia in mezzo all’oceano questo servizio non lo fà nessuno e sarà facile certe volte trovare oggetti singoli o anche mucchi di spazzatura dove pensate ci sia solo il paradiso mostrato dalle cartoline. Un altro punto sul quale fare attenzione, questo soprattutto se si prenota in autonomia ma non solo, è verificare che il prezzo chiesto dalla struttura abbia tutte le tasse comprese. Spiego meglio i due casi:

  • Prenotando un pacchetto in agenzia e finendo in un resort di proprietà di un tour Operator potrebbero chiedervi di pagare IN LOCO una cifra assurda a titolo di mance obbligatorie per il personale. A me è successo, per cui vi metto in guardia. Ho dovuto pagare 150 euro a camera a settimana per questa voce del contratto scritta in uno dei tantissimi articoli quasi invisibili posti melle ultime pagine dei cataloghi. Ricordo ancora due giovani sposi che non avevano troppi soldi e che erano li in viaggio di nozze per vivere un sogno e per poi probabilmente non tornare mai più causa la loro precaria situazione economica. Come tutti gli ospiti sono stati spiazzati da questa richiesta e, stando due settimane, hanno dovuto pagare 300 euro di mance obbligatorie. A causa di questo ho visto quei due poveretti rovinarsi la vacanza e la luna di miele perchè non avrebbero potuto spendere più nessun altro centesimo extra. Questo è un altro motivo per cui spero di non dover mai più prenotare con un Tour Operator in vita mia.
  • Prenotando invece in autonomia la struttura potrebbe essere scritto in piccolo che non sono comprese le tasse locali ed i costi di servizio. Esempio pratico: vi trovare su un sito che compara hotels di tutto il mondo. Alle Maldive (ma vale anche per un po’ tutta l’Asia tropicale), il prezzo che vedrete è QUASI SEMPRE TASSE  E COSTI ESCLUSI. Quindi se il vostro hotel avrà un prezzo di 500 euro, sappiate che IN LOCO ve lo faranno pagare aggiungendo il 10% di tasse locali + il 10% di costi di servizio spillandovi alla fine 600 euro e non 500 come credevate. Volete controbattere a questa cosa? Vi tireranno fuori la prenotazione che parla chiaro e se non pagate fino all’ultimo centesimo saranno cavoli vostri.

Serve coscenza di tutto prima di fare una vacanza qui ed avere ben chiari pro e dei contro che qualsiasi scelta comporterà. Soprattutto…se non avete spirito di adattamento ed il budget non vi consente un resort medio/alto come minimo, consiglio davvero di scegliere un’altra destinazione. Il mondo è tanto grande e le possibilità sono infinite; probabilmente alle Maldive potrete trovarvi peggio che altrove. Ripeto: chi va in questo arcipelago si aspetta il top del top del top e basta un particolare per rovinare tutto se l’attesa è tanta.

Quindi il mio consiglio è di andare alla Maldive, magari più volte nelle vita cambiando atollo/isola perchè è un vero paradiso terrestre. Ma fatelo con tutti gli accorgimenti del caso. Vivrete così ciò che davvero sognate senza sorprese!

Maldive-1

Maldive – 1

 

Maldive-2

Maldive – 2

 

Maldive - 3

Maldive – 3

 

Maldive-4

Maldive – 4

 

Maldive - 5

Maldive – 5

 

Maldive - 6

Maldive – 6

 

Tramonto Maldiviano

Tramonto Maldiviano

 

Maldive - 7

Maldive – 7

 

Maldive - 8

Maldive – 8

 

Maldive - 9

Maldive – 9

 

Maldive - 10

Maldive – 10

 

Maldive - 11

Maldive – 11

 

Maldive - 12

Maldive – 12

 

Vista dall'idrovolante

Vista dall’idrovolante

 

Maldive - 13

Maldive – 13

 

Maldive - 14

Maldive – 14

 

Maldive - 15

Maldive – 15

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