Ventimiglia, Sanremo ed Imperia

di admin

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Meteo traballante previsto per il week-end, ma senza perdere nè tempo nè animo è ora di partire per questa due giorni nelle tre città principali della Riviera dei Fiori, cioè la striscia di mare della provincia di Imperia. Solito bus notturno ad 1 euro che mi porta a Genova; da lì oltre 2 ore di treno fino alla prima tappa del viaggio: Ventimiglia.

E’ l’ultimo comune italiano prima del confine francese. Turisticamente non viene molto considerato, ma chi non ci fa almeno una tappa commette un errore. Non servono giornate intere per visitare questa cittadina; bastano infatti poche ore per godere davvero ciò che ha da offrire.

Ventimiglia si può dividere in due parti: la città bassa che ha visto svilupparsi la zona moderna del comune e la città alta, vero fulcro della storia di questa località.

Scorcio di Ventimiglia Alta

Scorcio di Ventimiglia Alta

La cosa sicuramente più particolare è camminare per i vicoli che compongono la città vecchia ed osservare ciò che si ha davanti; ma non solo: è bello anche entrare in tutte le aperture possibili per vedere dove conducono (attenzione ovviamente a non violare delle proprietà private) perchè ciò che può sembrare un viottolo potrebbe collegare con una bella vista del mare sottostante. Durante il cammino per la cittadina sarà possibile vedere:

  • Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificio costruito in stile romanico e situato nel cuore del centro storico.
Cattedrale di Santa Maria Assunta

Cattedrale di Santa Maria Assunta

  • Chiesa di San Michele Arcangelo (Piazza Colletta) risalente al X secolo.
  • Porta Canarda, ottimamente conservata anche se risale al periodo medievale. Risale al XII secolo ed ha un torrione che la sovrasta ed un’opera in marmo che la caratterizza.
  • Loggia del Parlamento, bell’edificio del XV secolo  con archi che guardano Via Garibaldi. E’ ora occupata da una cartoleria/tabaccheria.
  • Fortezza dell’Annunziata, l’unica delle tre fortificazioni della città ancora esistente (le altre due erano Forte San Paolo e Castel d’Appio che vennero smantellate nel corso degli anni). Costruita nei XIX secolo fu prima un convento e poi una base militare.
  • Area archeologica della città romana di Albintimilium, un complesso di resti romani dai quali spicca il teatro.
  • Antiquarium, museo archeologico con all’interno i resti della città romana di Ventimiglia.

Infine, il comune è attraversato dal Fiume Roia che al termine del suo corso di getta in mare proprio all’interno della città; da una parte e dall’altra del corso d’acqua, avendo tempo, è piacevole camminare sulle “passeggiate” lungomare e, in estate, fare una sosta per un bagno rinfrescante .

A metà pomeriggio, a giro concluso, prendo di nuovo il treno dalla stazione e mi dirigo verso la seconda e più importante tappa del viaggio: Sanremo.

Definita giustamente “la città dei fiori”, è di gran lunga “l’agglomerato urbano” più conosciuto della Riviera, molto di più di Imperia che è il suo capoluogo di provincia. I motivi sono molti; per indicare i primi due che vengono in mente possiamo enunciare il Festival della Canzone Italiana ed il Casinò. Ma a Sanremo c’è ben altro da vedere.

Prima di tutto sono davvero deliziose sia la passeggiata sul lungomare che quella nel centro cittadino; la strada che costeggia il mare, grazie anche alla presenza di stabilimenti non invasivi come da altre parti d’Italia, permette una splendida visuale ovunque la si percorra; il centro invece è un’elegante spazio in cui camminare tra negozi di ogni genere (sempre gradevoli da guardare anche se non si è interessati allo shopping), monumenti e bei palazzi storici.

Lungomare di Sanremo ad aprile

Lungomare di Sanremo ad aprile

Arrivo alla stazione di Sanremo e, tra i binari e l’uscita, c’è da percorrere un pezzo di strada così lungo che sembra essere in un aeroporto con tanto di tapis roulants per terra che facilitano la difficoltà. E’ proprio il caso di dire “alla fine del tunnel” quando si giunge all’aria aperta e si vede la luce del sole. L’hotel da me scelto per la notte è un buon 3 stelle che si trova a 1,2 km dalla stazione, per cui la mia prima vera passeggiata giunge al termine quando ripongo il trolley in stanza. Il meteo non è poi così male e finalmente le nuvole si stanno aprendo lasciando passare un piacevole tepore. Esco dall’hotel armato di voglia di visitare la città e della mia fedele macchina fotografica. Non ho molto tempo a disposizione prima che venga la sera e la luna la faccia da padrona, così decido di accelerare il passo. Riesco a fare le seguenti tappe:

  • Chiesa Russa, o meglio Chiesa Ortodossa di San Basilio (sfortunatamente durante la mia visita è in stato di ristrutturazione totale degli interni e degli esterni). Ci faccio una capatina e la trovo molto carina, anche se le impalcature occupano quasi tutto ciò che c’è. Mi sarebbe davvero piaciuto vederla “pulita”, ma sarà per un’altra volta.
  • Casinò, dove ero già stato da piccolo parcheggiato sulle scale mentre mia madre tentava la sorte con 10 gettoni omaggio della gita che ci accompagnò a quell’epoca; ovviamente i minorenni non potevano e non posso entrare neanche se accompagnati, ed io che sono sempre stato molto affidabile, giocai il mio ruolo di bella statuita alla perfezione. Alla fine mia madre non vinse niente…quindi l’attesa fu completamente inutile.
Casinò di Sanremo

Casinò di Sanremo

  • Cattedrale di San Siro
Cattedrale di San Siro

Cattedrale di San Siro

  • Cinema Teatro Ariston, dove si svolge ogni febbraio il Festival della Canzone Italiana
Cinema Teatro Ariston

Cinema Teatro Ariston

  • Giardini di Villa Ormond, davvero stupendi e pieni di fiori coloratissimi.
Un piccolo "frame" dei giardini di Villa Ormond

Un piccolo “frame” dei giardini di Villa Ormond

  • Santuario della Madonna della Costa

Poi cena tranquilla e via a nanna. Il mattino seguente lo dedico ad un’altra passeggiata per Sanremo andando per carrugi e piazzette. Verso le 11:00 saluto la città e mi dirigo verso la stazione dove ho il treno per l’ultima tappa del week-end: Imperia.

Il capoluogo di provincia, sicuramente “il meno interessante” delle 3 località messe in calendario, è nato dall’unione di due realtà: Porto Maurizio ed Oneglia. Questa terza parte del viaggio serve sia a scoprire ciò che Imperia ha da offrire, ma anche a passare un paio d’ore in spiaggia se il sole lo avesse permesso. Il tempo a disposizione infatti non è molto perchè il viaggio di rientro a casa è lungo ed il treno verso Genova (dove avrei voluto cenare in un ristorante fidato che frequento sempre quando mi reco nel capoluogo ligure) parte alle 16:30.

Mi fermo alla prima delle due stazioni della città partendo da Sanremo, quella di Porto Maurizio; questa è la zona che ha di più da offrire mentre Oneglia, almeno sulla carta, sembra essere più “semplice”.  La prima tappa è la visita al Duomo Basilica di San Maurizio, davvero molto bello come struttura e colpo d’occhio; a seguire poi le Logge di Santa Chiara, un giro nel “Parasio” (così viene chiamato il grazioso centro storico) ed infine una visita al lontano Santuario di Santa Croce al Monte Calvario.

Duomo di San Maurizio

Duomo di San Maurizio

Con un bus locale mi sposto poi ad Oneglia, come da programma. Il sole non era un gran chè, per cui decido un giro a piedi comunque molto carino dove spicca la Collegiata di San Giovanni Battista; spicca poi un pranzo ad un ristorante sushi trovato in zona per l’occasione.

Collegiata di San Giovanni Battista

Collegiata di San Giovanni Battista

Quando esco trovo finalmente il caldo e mi dirigo verso la prima spiaggia subito dopo il porto. Non saranno le Maldive, ma in un pazzo aprile ci si accontenta. Rammarico: ad Oneglia non ho potuto vedere Villa Grock, che pare sia una costruzione molto originale e degna di qualche euro guadagnato; purtroppo è aperta solo il lunedi ed il mercoledi (se ciò che ho letto su internet non è errato; se un dipendente della Villa stessa avesse avuto l’educazione di rispondere alla mia e-mail di richiesta di informazioni sicuramente ne avrei saputo di più, ma in Italia avere una risposta ad un messaggio di posta elettronica è come fare “6” al superenalotto; magari se avessi usato un telefono a gettoni qualcuno mi avrebbe risposto oppure avrei potuto recarmi sul posto per avere informazioni a voce come si faceva nel medioevo, ma tralascio volentieri quanto questa nazione sia ancora “vecchia dentro”). Arriva poi l’ora di riprendere il treno che termina la sua corsa a Genova; segue cena e bus notturno per il rientro. Anche questa avventura è volta al termine. Sinceramente aAvrei voluto anche prendere un autobus da Ventimiglia ed addentrarmi il primo giorno nei paesini dell’entroterra della provincia di Imperia che hanno tante cose da mostrare e raccontare, ma il meteo abbastanza terribile del sabato mi ha fatto desistere. Sarebbe stata una corsa contro il tempo per poi vedere borghi e castelli durante una fitta pioggia. Ho così deciso di “rallentare” il tutto cercando di gustare di più ogni passo. Tornerò sicuramente da queste parti e stavolta dedicherò un’intera giornata a ciò che la sfortuna non mi ha permesso di vedere.

 

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