Bologna

di admin

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Questo breve itinerario è stato svolto durante il giorno in cui, in serata, sarei partito dall’aeroporto Guglielmo Marconi con destinazione Katowice (vedi post dedicato); comprende ciò che c’è da vedere nel centro storico. Lo riporto esattamente nell’ordine in cui l’ho svolto.

Esco dall’autostazione di Bologna in primissima mattinata, arrivato in città col solito bus notturno ad 1 euro. Fatti davvero pochissimi metri, svolto a sinistra e mi immetto su Via Indipendenza che, proseguendo dritto per circa 1,4 km mi avrebbe portato a Piazza Maggiore. Tanti portici pieni di negozi non invasivi caratterizzano questa strada e l’occhio corre da una parte all’altra per vedere di trovare l’occasione che valga un acquisto. Come tappa iniziale ho però voluto vedere una cosa un po’ insolita che avevo letto su internet: la Finestrella sul Canale. Occorre fare una deviazione all’altezza di Via Bertiera e poi in Via Pella; è qui possibile affacciarsi da un ponticello e veder scorrere un canale; niente di assolutamente imperdibile, ma comunque una cosa insolita per il centro di Bologna.

Finestrella sul canale

Finestrella sul canale

Alla fine di Via Indipendenza si incontra la bella Piazza del Nettuno con la storica fontana.

Piazza del Nettuno

Piazza del Nettuno

Da li a pochi passi si è in Piazza Maggiore, cuore del centro storico. Sulla piazza si affacciano il Palazzo d’Accursio (o  Comunale), il Palazzo dei Banchi, Il Palazzo dei Notai ed il Palazzo Podestà, oltre alla splendida Basilica di San Petronio (non visitare gli interni sarebbe un grave errore) che, con la sua imponenza, è una delle chiese più grandi del mondo; da Piazza Galvani si può accedere alla Terrazza Panoramico di San Petronio, alta 54 metri, dalla quale è possibile ammirare i monumenti di Bologna dall’alto.

Palazzo d'Accursio (o Comunale)

Palazzo d’Accursio (o Comunale)

 

Palazzo Podestà

Palazzo Podestà

 

Basilica di San Petronio

Basilica di San Petronio

Ripartendo il giro da Piazza Maggiore si passa attraverso un palazzo/ponte e si entra in Via Clavature dove, dopo poco, si trova il Santuario di Santa Maria della Vita; oltre ad osservarlo esternamente ed internamente, esso custodisce una scultura di grande valore artistico: Il compianto Cristo Morto.

Tornando poi indietro e seguendo il perimetro della Basilica di San Petronio, dietro ad essa (più precisamente in Piazza Galvani) si trova il Palazzo dell’Archiginnasio, uno dei simboli della città ad ovvia ragione. Le parole non possono descrivere tutto ciò che mostra sin dall’ingresso principale, e non può farlo neanche la foto qui di seguito: ne servirebbero tante per mostrare i dettagli. Fu adoperato come sede della vecchia università, mentre oggi vi è la Biblioteca Comunale.

Palazzo dell'Archiginnasio

Palazzo dell’Archiginnasio

Per tanta gente questa è una nota di colore, ma non per i bolognesi e per tutti coloro che hanno amato l’uomo e l’artista: Al numero 15 di via Massimo d’Azeglio si trova ancora oggi la casa di Lucio Dalla; svoltando verso Piazza de’ Celestini è possibile vedere la sua immagine proiettata sul muro come un’ombra.

Uno dei ricordi di Bologna per il "suo" Lucio Dalla

Uno dei ricordi di Bologna per il “suo” Lucio Dalla

Proseguendo su Via Massimo d’Azeglio, si svolta poi su Via Marsili dove, dopo poco, si arriva alla Basilica di San Domenico (per l’esattezza in Piazza San Domenico).

Successivamente si prende di fronte Via Rolandino e si arriva a deviare a destra su Via Luigi Carlo Farini che si immetterà poco dopo su Via Santo Stefano; per prima cosa c’è da visitare la Basilica di Santo Stefano e di seguito il bellissimo Complesso delle Sette Chiese. Si tratta di una vero e proprio dedalo di storia, arte e cultura da ammirare per intero.

Partciolare del Complesso delle Sette Chiese

Particolare del Complesso delle Sette Chiese

 

Basilica di Santo Stefano

Basilica di Santo Stefano

Percorrendo poi Via Santo Stefano in direzione della stazione e svoltando su Via Castiglione si arriva alla Torre degli Asinelli ed alla Garisenda, cioè le due torri storiche di Bologna.

Toore degli Asinelli e Garisenda dietro ai fili del tram

Torre degli Asinelli e Garisenda dietro ai fili del tram

Da lì si prende Via Rizzoli, dove al civico n. 9 c’è l’originale “Roxy Bar” divenuto famoso grazie ad una storica canzone. Tornare su Via Indipendenza poi è un gioco da ragazzi e, ripercorrendola a ritroso rispetto all’inizio di questo giro, si fa ritorno alla stazione centrale ed all’autostazione poco distante.

Roxy Bar

Roxy Bar

Come detto all’inizio, dovevo prendere un aereo per la Polonia, ma aver scoperto Bologna in quel modo è stata davvero un’esperienza che mi mancava. A dire la verità c’ero stato anni prima, ma l’avevo girata con talmente poca organizzazione da non ricordarmela così bella e particolare. Quando poi ci sono tornato per altri motivi ed ho avuto del tempo a disposizione ho passeggiato anche in zone non proprio centrali e conosciute e mi sono immerso nella vera vita del capoluogo di regione dell’Emilia Romagna. Ancora oggi, quando posso, ci torno sempre volentieri perchè è una città davvero molto viva.

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